Pesaro: una storia antica

Pesaro, capoluogo insieme a Urbino della provincia più settentrionale delle Marche, è con i suoi circa 94.000 abitanti la seconda città della regione. Si affaccia sull’Adriatico, occupando, con la sua conurbazione, la bassa valle del fiume Foglia. Riparata verso nord dall’alto Colle di San Bartolo (oggi Parco Naturale Regionale) e verso sud dal Colle Ardizio, gode di un clima mite e possiede una bella spiaggia sabbiosa che ne fa, insieme al ricco patrimonio storico, artistico e paesistico, uno dei maggiori centri del turismo marchigiano.

Il nome della città (dal latino Pisaurum) sembra derivi dall’antico nome del fiume Foglia: Isaurus o Pisaurus. Le sue origini sono antichissime: si pensa che i primi ad edificare qui siano stati i Siculi. Si trovano poi insediamenti di Umbri-Piceni, Etruschi e Galli Senoni fino al 184 a.C., quando Pesaro diventa la colonia romana Giulia Felice. Caduto l’Impero Romano d’Occidente (476.d.C.), subisce le invasioni dei Goti. Dopo l’incendio della città, nel 544 torna all’Impero Romano d’Oriente.

STORIA ANTICA

Durante la dominazione bizantina partecipa alla Pentapoli marittima con Rimini, Fano, Senigallia e Ancona. Liutprando re dei Longobardi la conquista e la fa governare fino al 752 quando torna sotto l’esarcato di Ravenna.

Tre anni dopo passa sotto il dominio di Pipino, re dei Franchi, che la cede al pontefice Stefano III. La donazione viene confermata da Carlo Magno nel 774, dando inizio alla plurisecolare appartenenza della città ai domini papali.

Divenuta un fiorente Comune nella prima metà del XII secolo, viene coinvolta nelle lotte tra Papato e Impero.

 

PESARO E GIACHINO ROSSINI

Gioachino Rossini con la sua musica ha donato alla città una notorietà internazionale. A Pesaro è possibile percorrere un vero e proprio itinerario rossiniano. Tra i luoghi, posto d’eccellenza per il Museo Nazionale Rossini inaugurato nel 2019 per raccontare la vita straordinaria di un protagonista della musica e della cultura europea: Gioachino Rossini nato a Pesaro il 29 febbraio 1792. Il percorso espositivo è un viaggio a 360 gradi nel mondo rossiniano raccontato come un’opera lirica, metafora musicale della sua esistenza. Le dieci sale seguono le tappe biografiche del compositore e la sconfinata produzione operistica, ambientati nel contesto storico con luoghi e personaggi tra affetti privati e protagonisti dell’epoca (parenti, maestri, impresari, cantanti, musicisti, politici, regnanti).

PESARO, CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2024 –LA NATURA DELLA CULTURA

Sostenibilità, inclusione, ambiente, tradizione e innovazione sono temi che hanno accomunato, seppur nelle loro peculiarità, i dossier di candidatura delle 10 città che si sono contese il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2024, ognuna delle quali ha sviluppato un progetto che narra storia e caratteristiche del proprio territorio, mettendone in risalto le potenzialità e i risultati che possono essere raggiunti. “Sviluppare tecnologie che mettano a bilancio il complesso delle esigenze ambientali; cercare nuove ragioni dell’arte nelle forme di creazione suggerite dai processi naturali; riconoscere la Natura come una comunità di soggetti con cui interagire, per rinnovare le politiche umane in termini di inclusività aperta a tutto il vivente, abbattendo le disparità sociali, economiche e di genere, le distanze fisiche e culturali”: è questo l’incipit del dossier di candidatura di Pesaro all’insegna del tema La natura della cultura, che trova sviluppo in cinque sezioni: